domenica 15 febbraio 2009

Carnevale

Bello il carnevale, è sempre un occasione per fare un po di stranezze e di vestirsi come ci si vuole senza che nessuno ti critichi.
Siamo tacitamente autorizzati a tutto, o quasi, poi però per chissà quali motivi non ci si sbilancia mai nell'esagerare un po.
Oggi ero in giro per il mio paese a vedere la sfilata di carri. E' bello, penso, che tanta gente si impegni da chissà quando a costruire i carri, a fare costumi, a sfilare, a giocare, gente che si diverte... che si diverte?
Guardo bene le facce di quelli che sfilano non mi danno propio quell'impressione, in pochi ridono, qualcuno abbozza una smorfia più simile a una paresi, in pochi ballano al suono della musica alta che esce dal loro carro mascherato, vedo gente mascherata che si trascina, come fosse un peso star li.
Ma come? E la festa? E la voglia di divertirsi di più?
Arrivati al parco dove i carri finivano la loro sfilata e doveva iniziare la festa, c'era cibo, musica, e la presentazione dei carri, il parco era bello, addobbato, colorato, ma quello che mi ha lasciato perplesso è che la gente aspettava che gli succedesse qualcosa, nessuno cercava di cogliere l'occasione per divertirsi veramente.
Poi la mia attenzione si è spostata più in basso...
Osservo i bambini, che si cercano, si vedono, si corrono incontro, ridono, e giocano. I bimbi sono tutti vestiti, vogliono essere vestiti, l'importante, per loro, è poter essere qualcosa di diverso dal solito in quel momento, l'importante è fare qualcosa che il resto dell'anno i genitori non gli permetteranno di fare, e loro questa occasione la sfruttano, non si trovano ridicoli... solo portano nella realtà un pezzo della loro fantasia.

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