martedì 29 dicembre 2009

molto post-natalizio

E va beh la mia incostanza sul web è più grossa di quello che credevo, non ho neanche risposto ai commenti dell'ultimo post, mi sono voluti due giorni per scrivere questo che poi è completamente diverso da come è partito perchè mi faceva cagare, ma avevo volgia di farmi vivo ed eccomi qua.
Il natale è passato sereno, sarà perchè sono stato beatamente a casa con Lei e la Piccola, solo noi tre come consiglia Elio e le storie tese in una canzone "Christmas with the yours", anche se poi nel pomeriggio ci siamo fatti venir a trovare da un paio di amici.
Il giorno di santo Stefano è stato un po meno sereno perchè ci siamo presi un influenza intestinale, tutti e tre. Al di la di questa piccola parentesi, questi sono giorni tanto tranquilli, tanto veloci nel passare, e arrivo sempre a fine giornata con la voglia di fare un sacco di cose che continuo a rimandare a domani. Ma sono in ferie e mi posso permettere anche questo lusso.
L'unica domanda che ogni tanto mi viene fatta è cosa farò a capodanno, non ne ho idea e più di tanto non mi interessa saperlo, anche perchè mi sa sempre di più da un giorno normale che tutti ci sforziamo di far diventare particolare. Ad essere sincero il capodanno per me è un po speciale, ma non per i motivi che la maggior parte hanno. Ad ogni modo il cambio di anno è una buona scusa per mettere un paletto di riferimento, fare un punto della situazione, magari fare un po di pulizia sia fisica che in testa, prendersi dei piccoli o grandi obbiettivi personali, e fare un buon augurio a amcici e persone vicine a noi... ma per quello prometto che mi rifaccio vivo.

venerdì 4 dicembre 2009

Camuffare

Ieri eravamo in macchina, tornavamo da Udine. Lei ha comprato un paio di boa di struzzo, uno rosso e uno nero. Le dico: me li presti ogni tanto, magari a carnevale, o quando voglio fare lo scemo. Si è messa a ridere, ma ha detto che me li presta.
Da piccolo il primo, primissimo, desiderio che ho avuto di diventare musicista non era tanto motivato dalla musica in se, che comunque già amavo, volevo diventare musicista per potermi travestire come volevo. Il mio sogno era poter andare in giro per strada vestito nei modi più strani senza che nessuno mi rompesse le scatole. In fin dei conti io ero piccolo negli anni '80 ed ero affascinato dal fatto che chi suonava poteva mettersi addosso quello che voleva: le gonne, stracci qualsiasi, potevi metterti colori sgargianti, e soprattutto i mantelli. Io adoravo i mantelli, forse perchè davano tanto un idea di superuomo. A dir il vero li adoro ancora, ma non lo do a vedere. Poi ci si poteva truccare... ho sempre invidiato i kiss e Alice Cooper.
Da molta libertà travestirsi, si possono fare molte cose, esprimersi, far vedere cose strane, si può attirare attenzione, critiche, e si può anche vergognarsi, a volte, o intimorire. Posso fare anche smorfie così da mostrare uno dei mille personaggi, tutti veri, che coabitano in me.
E comunque, e soprattutto, ci si diverte.
Lo faccio troppo raramente, mi è venuta voglia.


martedì 1 dicembre 2009

Insonne

Ecco, due ore di sonno e poi trovarmi sveglio sul letto. Ogni tanto cpaita. Faccio una pipì magari è quello che non mi fa prendere sonno. Torno a letto, il sonno non arriva. Lei dorme, anche se alterna colpi di tosse, son un paio di giorni che non riesce a mandarla via. La piccola nell'altra stanza quasi russa, beata lei fino a poco fa ero l'unico ad avere quell'onore in casa. Anche i gatti, un metro più giù, mi prendono per il culo con due sospiri profondi e beati di chi dorme profondamente.
Ho la netta sensazione di perdere tempo qua, sveglio, fermo. Odioso perdere tempo. Mi alzo, mi metto al computer, fortunatamente si trova due piani sotto la camera da letto così son sicuro di non disturbare nessuno, scrivo queste righe dopo aver fatto un giro a trovare gli amici blogger, e spero di aver lasciato commenti sensati (non sono passato da tutti, ma domani rimedio). Adesso provo a tornare a letto, probabilmente domani sarò un po rincoglionito, ma almeno non sono stato un'ora a guardare i puntini di luce che il mio cervello a volte crea in mezzo al buio, e soprattutto non mi sono fatto prendere per il culo dai gatti.