venerdì 6 marzo 2009

Bambino violento

Leggo una notizia: Niente scuola per 17 bambini «In classe, un alunno violento».
Si tratta di una protesta di tutti i genitori di una classe in cui quest'anno è stato inserito un bimbo con delle difficoltà, o così dicono. Ora, non si capisce quali difficoltà questo bambino abbia, ma mi ha molto infastidito come la madre, come prima cosa, abbia cercato di difendere il bambino spiegando che ne ha passate di tutti i colori. Tutte le giustificazioni e le cose "benevole" sulla vicenda sono dette sulla notizia e sui suoi commenti, che in parte condivido, ma di contro mi è venuta una sensazione di fastidio data da una serie di cose.
Vorrei capire intanto come i genitori educano questo bambino, per carità tutti possiamo sbagliare, ma ci sono alcuni genitori particolarmente protezionisti nei confronti dei figli, che sapendolo fanno quel straca... che vogliono.
Poi vorrei anche capire che problemi ha questo bimbo, perchè a me è capitato di conoscere dei bimbi down educati e preaprati, che se si comportassero male avrebbero molte giustificazioni, ma non lo fanno.
Poi è fastidioso questo clima di assoluta protezione degli allievi, gli insegnanti non possono neanche più sgirdare un bambino che rischiano di trovarsi tutta la famiglia a colloquio per protestare. Ma stiamo scherzando? Sicuramente era sbagliato il sistema "bacchetta sulle mani" di 60 anni fa, ma oggi un insegnante ha le mani completamente legate, e i ragazzi "meno motivati" possono fare quai quello che volgiono. La responsabilità gran parte la hanno i genitori in questo caso, io mi ricordo "i miei" come molti altri, che dicevano agli insegnanti "e se fa il mona un bella sberla", non ne ho presa mai una ovviamente, non perchè non facessi il mona, ma perchè i miei insegnanti avevano l'autorità data "dai miei", quindi quando mi dicevano basta era basta come se me lo avesse detto mio padre. Ovvio di base mi è stato insegnato anche il rispetto per i genitori.
I bambini non hanno ancora tutti i meccanismi e l'esperienza di ciò che è bene e ciò che non lo è, e comunque questa sensibilità non è uguale per tutti, se viene a cadere un sistema efficente e autorevole di premi punizioni (consiglio il libro di Alberto Angela "premi e punizioni") che dovrebbe far da guida nei primi anni della nostra vita, e non solo, i più "vivaci" non vedendo limiti ne approfittano.
Tutto però deve partire dalla famiglia, poi la scuola può e deve far la propia parte.

6 commenti:

  1. Quotato al 300%, Ormoled! Anch'io ero "mona" a scuola (mio padre era triestino...), a volte indisciplinata e caciarona. Facevo sega (come tutti), ho beccato sospensioni (come tutti) e successive punizioni in famiglia (come tutti). Ma questo buonismo a tutti i costi, questa tolleranza all'ennesimo livello è disgustosa tanto quanto le bacchettate sulle mani di 60 anni fa. Che non si lamentino poi, i genitori di questi figli violenti e selvaggi, allevati senza briglie, senza rispetto e senza educazione, se un giorno o l'altro si vedranno rifilare - dall'amato pargolo - un sonoro sganassone!

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  2. x Bastian
    Ma dai sei mezza "mula" :)
    siamo sulla stessa linea di pensiero. ciao

    x gio
    Si credo che questo sia uno dei grossi problemi, anzi, molte volte i genitori comprano le cose ai figli ancora prima che questi possano desiderarle... è terribbile. ciao

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  3. Credo anzi sono certo che sia vero che la famiglia e la scuola siano importanti, ma va purtroppo detto che l'equazione può non valere con precisione al contrario.

    Certo che cmq oggi esiste un permissivismo eccessivo credo provocato dal desiderio di non volersi poi occupare troppo tempo dei propri figli e quindi é chiaro che il compromesso diventa: "noi ti dedichiamo meno tempo ma ti facciamo fare e ti compriamo tutto quello che vuoi"

    Le conclusioni le avete a questo punto tratte benissimo anche voi.

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  4. x Daniele
    Facile che in molti casi è come dici tu, certo che poi i risultati sono pessimi.
    Ciao Daniele, grazie.

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  5. Non è sempre così semplicistico come afferma Daniele. Bisognerebbe conoscere persone e situazioni.
    Tornando al post, mia sorella insegna in una media in cui c'è un ragazzino estremamente maleducato e prepotente. E' una tipa tosta, eppure si è arresa, tantopiù che la dirigente scolastica impedisce agli insegnanti di punire il ragazzino.
    Sono cose che capitano, purtroppo.


    OT.
    Ti linko in Casa Madre: l'altro blog è lo sgabuzzino. :-)

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  6. x la bislacca
    Ovvio bisogna guardare sempre le singole situazioni, se è vero che ci sono delle linee di principio comuni è anche vero che devono essere calate nella singola realtà in cui si vuole agire, verò è che spesso le famiglie hanno la loro causa... poi nessuno è perfetto.

    grazie del link :), pensa che io solo l'altro ieri mi ero accorto dell'altro tuo blog...
    Ciaoo

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