lunedì 2 marzo 2009

Scarabocchi

Di solito mi capita al telefono, o anche semplicemente quando sto pensando, comunque sia ogni volta che ho in mano una matita o una penna, e un foglio davanti, inevitabilmente mi vien la voglia di scrivere qualcosa, di personalizzare il foglio.
Parto col scrivere delle parole qualsiasi che mi son venute in mente per caso, in bella calligrafia (come per essere sicuro che mi ricordo ancora come si scrive), e le scrivo prima in stampatello minuscolo, poi in corsivo, poi in stampatello maiuscolo, ma cerco di farlo bene come se dovessi fare una gara di grafia con la stampante laser che ho dietro le spalle. Se non mi viene in mente una parola incomincio a scrivere l'alfabeto, inserendo anche le parole "straniere" (o almeno così si diceva quando andavo a scuola) che è più bello.
Sulle telefonate particolarmente lunghe, e piene di dettagli inutili che non posso evitare, mi do ai disegni astratti che poi, se ispirato, prendono qualche forma. Bello, mi diverte analizzare poi cosa ho fatto, se uso linee marcate e definite (magari perchè mi hanno fatto alterare un po) oppure ho un segno leggero e allegro. Spesso è il mio interlocutore che mi da un ispirazione, e man mano che la discussione evolve continuo a lasciare sempre meno spazio libero sul foglio, che era inizialmente destinato a riportare solo le 4 informazioni che avrei ricavato dalla mia chiamata.
Si tratta propio di un istinto allo scarabocchio perchè molte volte sono talmente preso che non bado a dove scrivo e al termine della telefonata mi accorgo di aver ben ricamato un disegno tecnico sul quale avrei dovuto riportare delle misure... cose che capitano.

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