mercoledì 28 gennaio 2009

Da lunedì a venerdì

Ecco anche oggi devo andare a lavorare.
A me non piace il mio lavoro... neanche mi dispiace a dir il vero, ma è molto lontano dall'essere il lavoro che vorrei fare.
Eppure mi permettere di vivere decentemente, mi permette di far vivere bene la mia famiglia e mi da una certa libertà di acquisto. Per questo ne sono grato!
Mio nonno che aveva problemi cardiaci grossi (e che era un grande uomo), quando si parlava di lavoro mi diceva sempre "lavorare è una bella cosa, una volta mi lamentavo del lavoro, ma se avessi la salute lavorerei molto e volentieri".
Ho provato a immedesimarmi nella sua situazione: quanto si può sentire imprigionato un uomo da una malattia? E quanta libertà da il poter lavorare (per lui il lavoro era diventata una possibilità non un dovere) e poter fare tutto quello che uno si sente di fare? E' una visone impeccabile! Il lavoro era sinonimo di salute per mio nonno. A ripensare a questo mi vergogno un po di essermi lamentato del mio lavoro.
Qualsiasi lavoro uno faccia ne dovrebbe godere perchè è una possibilità che si ha per migliorare... e questa cosa ha ancor più senso in questo periodo dove in molti vengono licenziati o sono in cassa integrazione.
Tutto vero! Io però ho sto difetto di fabbrica che sono un sognatore e e credo che dev'esserci un modo per fare quello che mi piace. Il mio lavoro lo rispetto, e cerco di farlo bene (che poi come dicono i saggi farlo bene o farlo male ci si impiega lo stesso tempo quindi tanto vale impegnarsi un po), ma dev'essere bello guadagnare facendo qualcosa che mi piace davvero. Io vedo sempre la musica come il mio mestiere, e nel mio piccolo ci sto provando, anche se fatico un po. Poi non escludo che possa esserci altro che potrei fare volentieri, a me piace la gente, piace parlare, aiutare... però sono un tecnico: tanti disegni, tante videate, tante misure e qualche parola con i colleghi o qualche mail, e meno male che ci sono i colleghi.
Non so ancora in che punto della mia vita ho sbagliato a scegliere.
Chissà perchè poi le aziende quando ti devono valutare vanno a vedere solo quello che sai e mai quello che vorresti o quello a cui saresti portato.
Alla fine una persona che lavora volentieri e con passione quanto in più produce? Un enormità di più.
E gli altri quelli che non fanno un lavoro che gli piace cosa devono fare? Scrivere un post...

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