giovedì 26 marzo 2009

Verità

Una delle frasi che più mi ricordo di quando frequentavo i preti è "la verità vi renderà liberi".
Tralascio, per oggi, quanto sia infinitesimo il legame tra la verità e i preti, che di verità ne dicono poca.
Mi soffermo invece sulla frase e sul senso che ha. In effetti se non ho nulla da nascondere, se dico sempre e tutta la verità, avrò sicuramente più nemici, mi troverò in situazioni non favorevoli, ma di sicuro dormo sonni tranquilli.
Eppure, pur essendo un consiglio vecchio come il mondo, dato da un certo Gesù in persona (che poco o nulla a ache fare con i preti di oggi), nessuno di noi lo ha mai seguito fino in fondo. Evidentemente la verità, come la libertà, ha un prezzo. Evidentemente la verità molte volte ha bisogno della fiducia di chi la riceve. Evidentemente la verità può far soffire. Difatti sono convinto che la maggior parte delle volte non si dicono propio delle bugie, semplicemente non si dice tutta la verità.
Esempio banalissimo e inventato:
un'amica, che fisicamente non mi piace, in un momento no della sua vita mi chiede se la trovo carina e se troverà mai un uomo. cosa faccio? Posso dirle che il fatto di essere bella o meno ai miei occhi non è legato al fatto di trovare l'uomo che merita (ok fin qua ho detto quello che penso, la mezza verità, senza ferirla). E se lei insiste: ma per te sono carina? Qui la mia capacità di imparanoiarmi partirebbe e comincerei: "se le dico no sarei sincero ma la farei soffrire, se le dico si le direi una balla, e prima o poi farei la figura dell'amico inaffidabile" (bruttissima cosa).
E' un esempio stupido e forse di poca importanza, rispetto ad altri che avrei potuto fare, però credo renda l'idea di quello che ho in testa. Quello che mi può venire in aiuto se voglio essere totalmente sincero è che come tutte le cose anche la verità ha mille modi per essere detta, e posso sforzarmi di trovare il modo migliore (la risposta "mi fai cagare" per esempio non è il modo migliore, soprattutto da dire a un'amica).
La verità è un arma a doppio taglio, non tutti sono pronti ne a riceverla ne a darla, però la trovo molto molto importante.
Non riesco propio a tirare le somme di questo mio pensiero. Da un lato penso che da uno scossone di verità, per quanto forte possa essere, prima o poi ci si riprende, e che il sapere le cose a metà non va mai bene, ancor peggio se ci raccontano bugie (e qua una citazione al profilattico, o alla crisi che non c'è mi tocca farla). Dall'altro penso che qualche piccola bugia ha aiutato qualcuno a star meglio, forse anche me, e in fondo in fondo non è così male.
Pensare cosa verrebbe fuori se da oggi nessuno potesse più dire bugie, se tutte le verità venissero fuori sarebbe una cosa che non riesco neanche a definire, enorme? Potente? Apocalittica?

4 commenti:

  1. Magari "destabilizzante", Ormoled: ti lascio il link che ti porterà a qualche battuta (tanto per sorridere un po'...) del film "Bugiardo bugiardo" con Jim Carrey. Ricordi? La storia di quell'avvocato condannato a non poter mentire per un giorno intero! È qui.

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  2. Mi piace questo post. Sono domande che spesso mi faccio anch'io. Anche troppe volte mi sa.

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  3. Poi, volendo, c'è una via di mezzo che chiamano diplomazia, e che non è necessariamente sinonimo di cattiveria e menzogna. A volte, purtroppo, è necessaria.
    Ciao.

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  4. x Bastian
    Bello destabilizzante, mi piace. Il film non l'ho mai visto, ma ho presente la trama, i dialoghi che sono riportati sul link son propio carini, soprattutto quello col tipo che chiede la carità :)

    x Le Favà
    Grazie 1000... In effetti pensieri di questo tipo sono molto ricorrenti nella mia testa... miiii vuoi vedere che siamo parenti... :P

    x la bislacca
    Bisla, hai assolutamente ragione, essere un po diplomatico mi ha veramente tolto dagli impicci in qualche occasione.

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