martedì 24 marzo 2009

Indietro

Una delle brutte sensazioni che ho qualche volta è il timore di rimanere indietro.
Non è qualcosa di ben identificato, potrebbe essere indietro rispetto al resto del mondo, piuttosto che alla tecnologia o semplicemente indietro nel leggere i nuovi post dei blog che seguo o indietro rispetto ai miei obbiettivi.
Una delle cose che mi seccano di più e vedere che il timore si è fatto realtà... ufff... in quel caso, per me, sono due le cose da fare: o ci si rimbocca le maniche e si fa lo sforzo di recuperare, con una conseguente grossa soddisfazione finale, ma a volte con un grosso dispendio di energia, oppure dopo una breve analisi si decide di saltare qualcosa o ci si aggiornano gli obbiettivi, però dopo bisogna mangiare qualcosa di buono per tirarsi su il morale.
Una delle cose che più mi fregano nel mio rimanere indietro è il tempo, che (sto disgraziato) passa velocemente senza darmi la possibilità di fare tutto ciò che mi ero programmato. A volte anche il rilassarmi mi da l'imprssione di sprecare tempo, ovviamente non è così. Purtroppo il tempo non rimane indietro come me.
Altre volte mi sembra di rimanere indietro rispetto agli altri (uno o tanti dipende dalle volte), nella mia testa si forma come un immagine di una scalinata e la stiamo tutti salendo ma io, di solito da solo (pirletta), sono una cinquantina di scalini più in basso. La cosa mi da un pelo di ansia li per li, ma l'immagine mi piace perchè, come dicevo prima, la soluzione è semplice basta aumentare il passo e gli scalini per raggiungere gli altri ci sono tutti.

10 commenti:

  1. Guarda che io sono 8 scalini dietro di te, Ormoled! Non ti lamentare e ... aspettami, che facciamo la salita insieme!

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  2. A volte stare un passo indietro evita di finire dentro a botole.

    A volte quelli che stanno avanti sono solo quelli che sono partiti con il paraocchi e non guardano magari dove mettono i piedi.

    Quando le idee sono chiare e si conosce il percorso che si vuole fare, allora in quel caso ha senso iniziare a camminare più forte

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  3. indietro o avanti l'importante è arrivare.
    Buona settimana Sisifo

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  4. A volte è bello anche rimanere indietro. Se il viaggio è troppo veloce magari ci perdiamo cose che, se fosse più lento il nostro fare ramingo, potremmo o saremo capaci di gustare. Semplicemente.

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  5. Non è detto che rimanere indietro debba essere uno svantaggio. Io dico sempre che per ogni cosa c'è un momento adatto, giusto, propizio... perciò tutte le cose rimaste indietro avranno la possibilità di essere compiute quando sarà il momento! In fondo, l'importante è muoversi, prima o poi...

    ;-)

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  6. Mi sento di condividere molto la prima parte del post, soprattutto. Quando dici che il tempo sembra andare troppo veloce e tu arranchi. Anch'io ho spesso questa sensazione, ma ne ho anche un'altra: quella di essere nata troppo in anticipo rispetto all'epoca che stiamo vivendo.
    Sono sensazioni.

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  7. a volte è solo un'impressione...già il fatto che tu ti renda conto di essere "rimasto indietro in qualcosa"...ti da la spinta per recuperare...e portarti su... :)
    *Antoz*

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  8. x Bastian
    ok, che intanto che prendiamo gli altri si fa una chiaccherata.

    x Daniele
    Si a volte è così, può essere un vantaggio, però in quei casi preferirei rimanere un po indietro per scelta non perchè a un certo punto mi accorgo di aver perso qualche colpo.

    x Sisifo
    L'importante è arrivare, solo che la scala è lunga e bisgona ripartire subito...
    buona settimana a te.

    x Le Favà
    Ci sono pro e contro si, poi come dicevo prima un conto è se scelgo di stare indetro per vedere cosa succede, un conto e se mi piacerebbe stare al passo e invece mi perdo via. Sicuramente si gode di un punto di vista diverso, che val la pena sfruttare.

    x Silvia
    Sono d'accordo l'importante è muoversi, non aspettare che le cose cadano addosso... se poi succede meglio :P ciao

    x la bislacca
    Ah guarda il tempo è un ossesione affascinante, credo che averne di più non sarebbe abbastanza comunque.
    Ti senti nata troppo presto, cioè ti senti appartenere più della nuova generazione? Allora vedi che sei AVANTI :)

    x Antoz
    Vero, la presa di coscienza è fondamentale. Il sapere dove si è, è il primo passo per migliorare. Ciao :)

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  9. Infatti. Sento di appartenere più a queste generazioni che alla mia. Troppo presto, accidenti. Sarebbero bastati anche dieci anni. Venti sarebbero stati il massimo.

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  10. x la bislacca
    Vedila così sei una chiave di passaggio tra la "vecchia"e generazione e la "nuova"... una prescelta!!!! che culo eh?
    :)))
    Ciao bisla.

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