venerdì 5 marzo 2010

Badabim e badabom 1/2 pensiero

Oggi parlavo di sberle, e stavo pensando che oggi se ne danno troppo poche. Sono sempre stato contro chi mena i bambini, però sono un sostenitore dello sculaccione a scopo educativo. Sculacciare sempre è inutile, come è assolutamente inutile utilizzare lo sculaccione come sfogo su un bimbo che ti ha fatto arrabbiare. Per arrivare a menar la mano ad alta velocità sul culo di un bambino ci sono dei fattori minimi secondo me: serve un ottimo motivo di importanza quasi vitale o più, una situazione limite, la necessità di far capire in fretta quello che si vuole dire (o meglio non c'è il tempo per ulteriori spiegazioni o le varie spiegazioni non sono servite), a volte anche l'impulsività fa la sua parte.
Da piccolo ricordo di averle prese pochissime volte, a memoria mia due volte da mio nonno, che grazie anche a quei due sculaccioni credo sia stata la persona a dimostrarmi il più grande affetto quand'ero bambino, e una da mia mamma.
Una volta avevo detto ai nonne che sarei andato a fare un giro, prendo la bicicletta, parto, incontro un amico. Morale ero stato da questo amico tutta la mattina, avevo non più di dieci anni, quando sono arrivato a casa a mezzogiorno esce mia nonna tutta scaturita dicendomi che mio nonno era preoccupato, e dove sono stato e che era un ora che mi cercavano. Dopo un attimo è arrivato mio nonno, che era uscito in auto, una simca 1000 grigia con i sedili in finta pelle bordeau che d'estate mi scottavo sempre il culo quando rimaneva al sole, smonta, non ha detto quasi nulla, mi ha preso con energia per un braccio e mi ha dato uno sculaccione che ho fin saltato sul posto. Non è più successo che facessi cose diverse da quello che avevo lasciato detto a casa, se non avvisando prima. La seconda volta parlando sempre con mio nonno mi è scappato di dire "dio poi", secondo me una cosa innoqua e ne sono convinto ancora. Come solo Flash Gordon sa fare, il nonno mi ha fatto arrivare uno schiaffo sulla bocca, neanche forte solo che le labbra sono rimaste tra le falangi e i denti, un male cane, e poi con calma mi dice, non si dicono quelle parole. Ecco in queste scene, pur avendole prese, noto affetto, attenzione, sani principi e chiarezza di idee.
Una volta, e solo una, invece è capitato che correvo in bicicletta, una sera d'estate assime ad un amico, non stavamo facendo gare e non stavamo correndo forte, si girava sulla strada di fornte casa (strada secondaria di una strada secondaria) esce mia mamma "Erwin non correre" e io rispondo "no non sto correndo stiamo solo girando". Non contenta mi dice "prendi l'altra bici che va più piano" e io le rispondo "ma non stiamo correndo stiamo girando" e poi ci avrà visto no? a un certo punto, tutta scaturaita (tutta mia nonna, dev'essere una questione genetica) esce e mi dice corri dentro a mettere giù òa bici, io brontolo un po poi mi dirigo verso il cancello, lei si avvicina tira via la scarpa e me la da sulla schiena. Io posso capire che uno ha le giornate di merda, ma sta cosa mi fa ancora rabbia se ci penso, cosa vuoi che pensi un bimbo, di una cosa così che è solo uno sfogo: "STRONZA!"

26 commenti:

  1. Beato! Io ne ho prese parecchie: soprattuto da mio padre, che mi faceva il culo rosso. Mia madre, invece (che aveva le mani piccole e delicate), me le suonava col battipanni, sempre sul culo: ma nessuno dei due mi faceva male. Ero solo ferita nel mio orgoglio... anarchico di quella che pensa (ma solo pensa) di poter fare il porco del comodo suo.
    Ma sono contenta di averle prese. Intanto, me le meritavo. E poi, non sono venuta su tanto male...

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  2. Io ringrazierò all'infinito mia madre per tutte le sberle e le sculacciate che ho preso.
    E lo dico sinceramente.
    In giro si vede solo cafonaggine.

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  3. Avoja se ce l'ho prese. Mantiente la posizione in vetta mia madre, che è poliomelitica e con le gambe va lenta lenta, ma per la legge del contrappasso ha sviluppato una forza alle braccia che le sberle che c'ho preso non me le scordo più (e me le meritavo pure). In seconda posizione ci metto nonno, che me ne avrà date 2, 3 volte massimo, ma una sberla sul culo di una mano apertura 22 cm, non si scorda mai. Al terzo scalino, e non per importanza, nonna... che è rientrata al guinnes dei primati dei giri intorno al tavolo per seguire (scopa in mano) la sottoscritta! Pare che so ancora viva....

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  4. No, per me niente sberle. Bisogna darle solo a chi poi te le può ridare.

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  5. Ci sono ben altri modi per far capire le cose...non è necessario abusare del proprio potere.
    Il fatto che si è ancora vivi non vuol dire che le ferite non vengano fuori in altre parti...fobie, paranoie, insicurezze, dermatiti, mal di gola ricorrenti, mal di testa,
    Non è giusto che un adulto possa permettersi di non aiutare un bambino a capire rispettandolo.
    Per carità siamo umani, ma se ci scappa una sberla, bisogna anche chiedersi cosa ci è scattato dentro, quale ingiustizia è stata toccata, quale urlo mai detto è stato riscoperto.
    E' sempre una sconfitta,davvero secondo voi i bambini meritano di essere trattati così?...che esempio di adulti vogliamo essere per loro?, che aiuto alla risoluzione dei problemi stiamo dando?...che se non riusciamo a risolvere i problemi, dobbiamo usare la violenza?
    Nessun bambino si merita ciò, nessun essere umano si merita ciò, per capire il paragone, responsabilità a parte, basta pensare allo stesso comportamento, ma verso il nostro compagno o datore di lavoro o amico.
    Non credo che un bambino abbia minore dignità.
    Quindi No per quanto un bambino possa aver fatto danni, la responsabilità del suo benessere è sempre dell'adulto, e non merita mai un trattamento umiliante, nemmeno se è uno schiaffetto o una urlata.
    Poi che succeda, è sintomo che c'è qualcosa che non va sotto...va indagato.
    Bisogna scusarsi, far capire al bimbo che non meritava una cosa del genere...non vuol dire che il bimbo non ha sbagliato e si fa finta di nulla, ma semplicemente che è una mancanza di rispetto abusare del proprio potere.Il bimbo capisce che ha sbagliato, il problema è che lui pensava di fare qualcosa di positivo, qualcosa di utile, o seguiva solo la voce del suo impulso.

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  6. Un bimbo non è senza sentimenti.
    Se i vostri genitori hanno fatto così hanno solo sbagliato, avevano la responsabilità di non scaricare la propria tensione su di voi.
    Le forme di violenza comunque non sono solo queste...ce ne sono tantissime...la gravità è data dall'isolamento in cui è lasciato un bambino coi suoi sentimenti.
    Siccome un bimbo tende a credere che un genitore lo voglia aiutare e sia sempre nel giusto(è adulto no?) tende a pensare che quello sbagliato sia se stesso, abbandonando dentro di sè alcuni sentimenti per diventare quello che un genitore vuole.
    MA a che prezzo!
    Riprendendo i mano i sentimenti di allora, cosa sentivate, rabbia ingiustizia?

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  7. io lavoro con bambini piccoli...in generale, amali estremi, uno scapaccione ci può stare.
    ma il discorso è più generale:i bambini hanno bisogno di regole date con autorevolezza.E'q uesto che , drammaticamen te, manca, per lo sviluppo dei bambini.(non mi piace fare discorsi che possono apparire genierici, ma la tendenza generale c'è)

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  8. una sberlotta educativa certe volte è d'uopo.
    senz'altro non è necessario che lasci l'impronta, ma bisogna trasmettere il messaggio in modo brusco certe volte.
    ovviamnete non ha nulla a che vedere con lo sfogo delle frustrazioni.
    a meno che non siamo davvero dei superuomini e superdonne tutte d'un pezzo che con uno sguardo ci facciamo capire. non so se sia così facile trasmettere la gravità di un gesto o di una parola con uno sguardo o con il tono di voce.
    insomma, credo che come sempre il giusto stia nel mezzo

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  9. No non si va da nessuna parte così..anche io credevo che bisognasse essere più fermi possibile...ma in realtà ci perdiamo il meglio così ci perdiamo quello che può scaldarci veramente il cuore, ci perdiamo i nostri bambini...nelle loro potenzialità.

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  10. Per voi quindi i bimbbi non sono persone? un adulto non si può picchiare perchè un bambino si?..per fargli cpire le cose?...ci sono altri modi ...un bambino 1000 volte più dell'adulto ha bisogno di farsi spiegare, di capire di pzienza, di attenzione...proprio perchè non ha esperienza.
    Un bambino non ci fa paura forse? mentre un altro adulto ce le restituirebbe con gli interessi, un bambino non può...forse il discorso educativo è solo un pretesto?...
    Sono tutti spunti , provocazioni se volete...ma vi prego non fermatevi al "quando dci vuole ci vuole, i bambini non se lo meritano.
    E per il padrone di casa, volevo dire che mi aveva colpito il titolo del blog...ecco forse un libro come "il concetto del continuum " gli piacerebbe molto.

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  11. x Bastian
    No dai a me è andata decisamente meglio. Certo che forse prenderle troppe volte dopo ci fai il callo... in tutti i sensi :)
    Un abbraccio

    x Le Favà
    credo che quando si capisce la sana intenzione dei nostri genitori, piuttosto che nonni, di farci crescere, alla fine rimane un senso di gratitudine.
    Sulla sberla però ho qualche perplessità, io sono per lo sculaccione, ha un significato diverso. ciao caro, spero di rileggerti più di frequente, ultimamente posti meno ;)

    x Maraptica
    Aaah, l'immagine di tua nonna che ti rincorre intorno al tavolo è troppo divertente, oddio magari per te, in quel preciso momento che ti rincorreva, ti sei divertita meno :P
    ciaoo

    x Angela
    Sulle sberle sono daccordo, infatti ho parlato di sculaccioni. Sul darle a chi poi te le può ridare non è detto che non rientri anche questo caso, il mondo gira e un giorno saremo noi vecchi e i nostri figli grossi e forti. Il tempo darà ragione o meno.

    x Emy
    Intanto benvenuta :), e son contento che l'argomento ti abbia preso e credimi condivido praticamente tutto quello che hai detto. Per risponderti vorrei quasi fare un'altro post, hai tirato in ballo un sacco di aspetti interessanti. Cerco di prendere dentro tutti i commenti che hai fatto, visto che sono tutti logici e collegati. I bambini per me sono persone inanzitutto, cosa che in molti ho visto non considerare, per questo condivido a pieno il fatto che le cose vanno spiegate e bisogna fare il massimo per farle capire. Lungi da me sottovalutare l'intelligenza e le capacità di un bimbo. E' anche vero però che, giustamente, i bimbi hanno un processo di maturazione e le cose soprattutto all'inizio nonsempre le fanno perchè è giusto, ma per far piacere ai genitori, o perhcè in cambio c'è un premio, o una punizione. Il discorso punizioni funziona anche coi grandi no? E come per i grandi se la punizione è piccola rispetto al guadagno che si ha nel disubbidire, l'istinto è disubbidire. Tutto questo perchè il fare le cose perchè è giusto è una cosa che ciene pian piano col tempo. Lo sculaccione deve essere secondo me un segno forte e occasionale, e lo uso solo quando vedo che tutto il resto non ha funzionato...

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  12. x Emy (ti dicevo che mi conveniva fare un'altro post :))
    ...mia figlia in 10 anni da me le ha prese due volte, e a ripensarci a freddo gliele ridarei in quelle occasioni. In particolare la prima volta a tre anni, giocava sulla strada dei garage dietro casa con altri amichetti, e prima che uscisse le abbiamo dato delle regole tra cui c'era il rimanere dietro e non andare sulla strada dvanti le case, che non è molto trafficata ma le macchine ci passano e ogni tanto anche velocemente, ovviamente anche se non ero a due metri da lei la controllavo costantemente. Ad un certo punto non la vedo, allungo lo sguardo un po più in la, fatalità non vedo neanche due amichetti che erano con lei, do un occhiata sul davanti e vedo lei e gli amichetti che camminano sul marciapide. Sono sceso giù, l'ho rimandata a casa, e in maniera indiretta le hanno sentite anche gli amichetti, poi la piccola ha avuto anche l'idea di protestare, al che ho insistito, chiarendo il concetto con uno sculaccione. In quel momento non c'era alternativa secondo me.
    Poi per quelle due occasioni (ma sinceramente fossero state anche una all'anno) non credo che si possa parlare di violenza, o maltrattamento, soprattutto se c'è stata tutta una serie di dialoghi prima, in cui credo e in cui ho avuto come papà delle grosse soddisfazioni. Perchè allora un ragazzo di venti anni non lo si prende a sculaccioni quando combina qualcosa? Perchè do per scontato che uno a venti anni ha una formazione tale per cui certe cose è in grado di capirle, e non ha bisogno di un sistema di premi o punizioni e sicuramente non fa le cose per far contenti i suoi genitori. Di certo non posso mettere sullo stesso livello il modo di pensare di uno di 3 anni con uno di 20 (per fortuna) devo utilizzare anche solo parole diverse per far capire lo stesso concetto, sapendo bene che ci sono concetti che sono prematuri per un bambino di tre anni (e purtroppo altri lo sono per un ragazzo di venti, e per quello di tre no, ma questo è un altro discorso)
    Ocio però sto sempre parlando di sculaccioni che non sono la regola, sono un qualcosa di straordinario, parlo di come la vedo io oggi, e non di come si sono comportati i nostri genitori, che hanno vissuto sicuramente epoche diverse, e per certi versi migliori, e infine parlo di educazione di un bambino, soprattutto preventiva, e non di punizione per aver rotto qualcosa o aver fatto un danno. Il genitore poi non ha un potere, ha un dovere, ha responsabilità, ma non il potere. Fermo restando che tutto quello che si fa lo si fa per il bene dei figli (anche gli sculaccioni), lo si fa perchè il fine ultimo è che questi siano indipendenti su tutti i fronti, e non per sentirci più forti o avere qualcuno su cui comandare.
    I bimbi non sempre pensano di fare qualcosa di positivo, a volte fanno delle marachelle sapendo che le stanno facendo, ci provano, vedono fin dove possono arrivare (anche per questo all'inizio dicevo lungi da me il sottovalutare un bimbo) e cercano anche il sistema per avere maggiore libertà possibile, anche facendo i ruffiani.
    La cosa che più condivido tra quelle che hai scritto è che se si sbaglia bisogna saper scusarsi, fondamentale.
    Approposito scusa se ho tardato nelle risposte, e che non sempre riesco a esserci in tempi brevi, però rispondo sempre. Credo anche di aver fatto un discorso un po a salti, ma spero ti sia tutto chiaro, anche se magari su certi punti abbiamo delle divergenze.
    Il libro me lo annoto, ho una pila di arretrati ad essere sincero, intanto magari me lo compro :)
    A presto (spero)
    ciao

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  13. x Zelda
    si, regole, spiegazioni e buon esempio CON AUTOREVOLEZZA.
    Un filo generale c'è sempre, come c'è sempre una individualità dei bimbi, e anche di noi un po meno bimbi, che fa la differenza. ciao

    x biondatinta
    E che dietro a uno sguardo che si fa capire a volte c'è una paura, magari la paura dell'azione, anche se mai avvenuta. Piuttosto che una paura prefrisco avere il culo caldo ogni tanto.
    Ciao

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  14. Ciao e grazie del benvenuto :)
    Dici che all'inizio i bimbi fanno le cose non perchè è giusto ma per far piacere ai genitori...ma questonon avverrebbe se i genitori aiutassero veramente il bimbo a capire i suoi sentimenti.
    Con i premi o le punizioni, si ha sempre una alienazione da sè...un bimbo è indotto a fare le cose, per paura o per ingordigia...ma non fa le cose perchè ha capito che così gli conviene per il suo benessere.
    Così per i voti....è stimolato si a fare meglio...ma non per l'innato gusto ad imparare e conoscere, ma per avere il voto alto...e la voglia di studiare va a farsi friggere è tutto un castello di carta.
    Certo le assurdità valgono anche per gli adulti...si assistono a scene in cui persone adulte si affrettano a mettersi la cintura di sicurezza...presto che sennò ti danno la multa...LA MULTA?...le cinture di sicurezza servono a salvarti si spera la vita...e tu pensi alla "punizione"?
    Gente che si sente "un grande" perchè è riuscita in qualche modo a fregare ...e non ha capito nulla sul perchè ci sono delle formalità, delle regole...
    Un bimbo che sarà punito stimola il suo bisogno di dire balle per difendersi.

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  15. Per il momento in cui tua figlia ha fatto quello che hai raccontato, non ho intenzione di criticarti, ma avevi una alternativa, potevi spiegarle quanto ti eri spaventato, farle capire i tuoi sentimenti...eri arrabbiato perchè non ti aveva ascoltato? o avevi più paura per quello che avrebbe potuto succederle?
    E' come quando un bimbo fa per attraversare la strada...il genitore lo vede e lo ferma, per fortuna non gli è successo nulla, ma per fargli capire (che cosa?) gli da un sonora pacca...ma per cosa è quella pacca?....il genitore lo ha salvato dalla strada per fargli male lui stesso?...in realtà il genitore ha avuto paura...ma non sarebbe stato più semplice che lo comunicasse al bimbo?
    Mi succedeva di arrabbiarmi con mio figlio...e quando mi arrabbiavo lui sembrava neanche mi ascoltasse, cosa che mi faceva ancora più arrabbiare...poi una volta per sbaglio aveva rotto una scatolina a cui tenevo...ma del resto non l'avevo neanche messa in una zona sicura...mi sono seduta e mi sono intristita...lui si è avvicinato e si è messo a piangere chiedendomi scusa...cosa che non aveva mai fatto le altre volte...le altre volte stava tentando di difendere se stesso dalla mia ingerenza e offensività

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  16. Ho il post già pronto su questo argomento. Io sono della corrente, quanno ce vò ce vò...Tipo tuo nonno insomma.
    Ne parlerò nel prossimo post.
    Tutta ha un senso se motivato compreso una sculacciata. Bisogna 'saper picchiare'...Ovviamente fruste e cinghia non sono comprese.

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  17. Ribadisco e appoggio anche io che ci sono "le botte buone", quelle che nn fanno male al fisico, ma alla mente, nel senso che non si scordano e che insegnano a non sbagliare ancora. In quelle piccole punizioni c'è insegnamento di vita e amore, ebbene si.... amore. Basta solo non perdere il senso della realtà e non trasformarle in una squallida abitudine che sostituisca parole e confronti. ;) Un bacio

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  18. l'argomento è a rischio e delicato...
    molti genitori non usano lo sculaccione terapeutico/educativo, ma schiaffoni in pieno viso...

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  19. Direi che se queste sono state le tue malefatte da bambino, passi quella che hai detto una cosa e ne hai fatto un'altra e tuo nonnno e divenuto probabilmente bianco di paura, devi essere stato un bambino modello!! Perfino io ti potrei battere! Purtroppo ora il mondo è diverso, l'uomo è peggiore. Ed i bambini son rimasti gli stessi innocenti e fiduciosi super eroi... dobbiamo solo noi genitori credere nei nostri figli e dar loro i mezzi per poterci credere davvero e, cavolo, non è facile per niente!!! Dannazione a quel famoso manuale di istruzioni che madre natura non ci ha mai fornito... un bacio, Ormo^^^
    P.S. a proposito della tua e-mail: tranquillo, eravamo tutti con l'infuenza!
    Baci baci

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  20. Dopo qualche annetto di animazione estiva e pure qualche progetto nelle scuole dell'infanzia e primarie, che se ne dica, io mi metto dalla parte dello schiaffetto/culo educativo dato dal genitore o nonno che ama e rispetta il figlio/nipote. Certe cose io nemmeno mi sognavo di farle dirle o addirittura pensarle. A volte uno schiaffetto dato a fin di bene è meglio di qualsiasi parola o punizione. Uno schiaffetto quando meritato, paradossalmente, è un segno di affetto. Per dire " te lo sei meritato, te l'ho dato perchè so cos'hai combinato e non me ne frego. Ci tengo a te, al tuo fututo e a chi diventerai".
    Oggi ci sono genitori che fanno i figli perchè così...quel giorno gli girava,è bello... poi li parcheggiano in giro dove possono e quando vengono a prenderli nemmeno chiedono come è andata la giornata.
    Un bel gelato o un giochino per il gameboy e si dimentica tutto, anche la bestemmia detta all'animatore o lo sputo in faccia ad un compagno. Questo è quello che succede! Genitori che non vanno a prendere le pagelle e il primo giono di scuola non sanno nemmeno che il figlio è stato bocciato!
    Meglio qualche schiaffetto a fin di bene che il permissivismo di oggi.

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  21. Sono sostanzialmente d'accordo con Emy.
    A mio figlio ho sempre parlato, e ho cercato di dargli buoni esempi.
    In 17 anni credo di avergli dato qualche schiaffetto per modo di dire, ma ancora me ne pento perchè non li aveva meritati.
    Ti giuro, Ormo: me ne pento ancora oggi, perchè alzare una mano su un bambino indifeso a me fa malissimo.
    Notte. :)

    ps. Se io son venuta su così male sarà perchè non ho mai avuto botte? :-|

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  22. Da bimbetto ne ho toccate parecchie, ceffoni da mio padre e patte dalla mamma. Non mi hanno fatto per niente bene, credo mi abbiano formato nella parte più debole del mio carattere, nella mia paura intima.
    Mia figlia non l'ho mai picchiata, non serve, molto meglio uno sguardo severo e la giustezza delle parole. Ora è grande, una stanga più alta di me, fortunatamente mi vuole tanto bene.
    Ciao

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  23. x Emy
    Difatti sono convinto che il compito delgi adulti è far fare ai bimbi quel passo in più. Fondalmente sulla linea di pensiero credo che siamo sulla stessa onda, come tutti quelli che hanno lasciato un commento, le divergenze le abbiamo sul fatto che uno sculaccione possa andar bene o no (che non è poco). Penso che crescere un bimbo con traumi zero sia impossibile, e penso anche che tutti quelli con buona volontà desiderino lasciare meno traumi possibili a un bimbo. Per ora rimango del pensiero che uno sculaccione ci può stare, però rifletto su quello che hai scritto, e soprattutto lo digerisco, le informazioni che sono venute fuori sono moltissime e mi vuol un po di tempo :)
    Ciao

    x Nicole
    Ti vengo a leggere, quanto prima ;)
    ciao

    x Maraptica
    si, amore, in quello sono d'accordo con te, e credo che forse la cosa è stata lasciata un po sottointesa, ma ogni cosa detta ha di fondo l'amore che tu hai citato. Come scrivevo a Emy, di fondo l'idea del voler bene è comune a tutti, e la cosa è buona. :) ciaoooo

    x Agnese
    hai ragione, me ne son reso conto man mano che avanzavano i commenti, il tutto era partito dal ricordo di alcuni eventi. Però questi confronti mi piacciono. Ciao

    x Daniela
    :))) no, ho combinato anche dell'altro, diaciamo che queste sono quelle per cui le ho prese. I bambini sono dei supereroi, e la cosa bella che lo siamo stati anche noi :)
    Sono convinto che siamo destinati all'evoluzione, i bimbi, l'umanità è solo destinata a migliorare. Solo forse i tempi sono lunghi e noi non lo potremo apprezzare.
    Un abbraccio

    x lastregadi portobello
    Eh già :)

    x Feni
    Anche tu ex animatrice? a momenti siamo colleghi :)))
    Si io lo sculaccione da mio nonno l'ho visto come un attenzione, se non gliene fosse fregato nulla, non mi avrebbe neanche detto nulla. ciao :)

    x Enne
    Il dialogo è la base, lo scopo è sempre che le cose vengano capite (che i figli diventino autonomi), e soprattutto, come dici tu, il buon esempio da la credibilità necessaria. Come dicevo a Emy se di base c'è sempre il voler bene, non c'è nulla da recriminarsi, se poi si crede di aver sbagliato niente di meglio che chiedere scusa.

    Tu ti vedi venuta su male? a me non sembra, guarda che io gli amici me li scelgo bene :)

    x il giardino di Enzo
    L'uso del menare come spiegazone a qualsiasi cosa non lo condivido neanch'io.
    Come commentavano sopra c'è anche modo e modo di dar una sculacciata, e intendo sia il motivo che propio il modo di darla.
    Penso che se tua figlia ti vuole tanto bene non è fortunatamente ma perchè te lo meriti, se fai le cose con amore, quello ti torna indetro no? :)
    Son contento tu sia passato di qua, ciao.

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  24. :)
    Per fortuna chiedere scusa mi viene facile.

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  25. io quando le facevo 'grosse' mia madre le sberle le dava
    ora dico grazie!
    ciao
    Michele pianetatempolibero

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