Una cosa che mi è sempre rimasto impresso da quando ero piccolo sono le mani di mia nonna, perchè sono le mani che mi facevano da mangiare, che preparavano la merenda, ma soprattutto perchè erano e sono mani di una donna che lavora.
Le mani di mia nonna non hanno smalto, non sono curate, ma sono belle mani, nonostante i calli, i segni del tempo e gli arrossamenti, sono così da sempre da quando me le ricordo. Credo che di tutti i lavori che fa in casa quello che le ha segnate di più sia lavare la biancheria. Mi raccontava di quando da giovane andava sulla riva dei fiumi a lavare i vestiti con sapone rigorosamente di marsiglia, e ancora oggi gli stessi gesti ma sul lavabo del garage... perchè la lavatrice non lava bene come a mano... e forse non ha tutti i torti.
Così osservando le mani di mia nonna, ho imparato ad osservare anche le altre mani di persone anziane, che reputo possano dire qualcosa di buono, nelle quali trovo i segni di una vita vissuta.
Mani grosse come un badile di tutti quegli anziani che hanno fatto lavori pesanti per una vita, dita grosse e la pelle spessa per resitere a sforzi, sporco e sfregamenti. Mani che qualsiasi cosa tengano sembra piccola... anche le carte di briscola, mi fanno sorridere quando cercano di alzare una carta aderente al tavolo e si arrabbiano perchè hanno le dita grosse e fanno fatica, quante madonne che volano per la difficoltà di quel gesto.
Ogni tanto in qualcuna di queste mani manca un dito... segno spesso di un incidente sul lavoro avvenuto chissà quanti anni fa, o chissà per quale distrazione costata più del previsto.
Il giorno della liberazine osservavo le mani di chi ha fatto la guerra, mani che hanno dovuto stringere il fucile per difendere i propi ideali o semplicemente per non morire, che sussultano ai ricordi tenendo con fierezza gli stendardi dei corpi a cui appartenevano o della bandiera italiana.
Tutte queste mani mi danno una bella sensazione, che cos'anno in comune? Credo orgoglio, voglia di fare, di costruire, sacrificio e dignità.
Sono commosso.Oggi senza immaginarlo (leggo solo adesso questo tuo post) ho scritto una poesia sulle problematiche degli anziani oggi.
RispondiEliminaTi leggo ora ed osservo la nostra sintonia telepatica.... E ti dico grazie per queste parole così sentite e che sembrano un quadro dai colori veri e sinceri.
Grazie
Daniele
Oggi hai fatto pari con Daniele.
RispondiEliminaLeggendoti mi sono tornate in mente le mani di mia nonna: con le vene azzurrine in rilievo e le macchie dell'età. Mani che avevano cucito per tutta una vita. Negli ultimi anni la mano sinistra aveva preso a tremare, e lei spesso se la teneva ferma con l'altra. Quelle mani continuarono a lavorare all'uncinetto fino al giorno prima dell'ictus che se la portò via.
Sai che sono passati 28 anni ma mi manca ancora?
Bello. Molto bello. Io le mani dei miei nonni le ho perse molto presto. Li ho conosciuti poco. Quando ero pronto per le loro storie, erano loro ad non essere pronti, e poi son morti.
RispondiEliminaHo perso un'occasione, lo so. Me ne dispiaccio sempre.
x Daniele
RispondiEliminaGrazie Daniele, sono contento si noti quanto mi appartengono queste righe. Ho letto la tua poesia, splendida... e approposito di telepatia, mia nonna ha 80 anni :).
x la bislacca
Ti credo, anche a me mio nonno, dopo 12 anni, manca ancora.
x Le Favà
Grazie :) La vita è strana a volte, ti fa saltare delle esperienze che non riesci a recuperare. Spero che in cambio ti abbia dato altre mani importanti :). Quella che ti è capiatata è una tipica situazione da "chi ha pan non ha denti... e viceversa".
x La Mente Persa
Quanto hai ragione :)
Bellissimo post.Quante storie in una mano. Un racconto descrittivo fin nei minimi particolari, che aggiungere altro è superfluo.
RispondiEliminaVeramente bravo, e indiscutibilmente vero.
Hai proprio ragione, le mani di una persona possono dire molto...mio nonno ad esempio rientra tra quelli che portano i segni di un incidente, una trebbiatrice si è presa un suo dito quando era ancora bambino....dura la vita del contadino.
RispondiEliminabellissimo.Non ho conosciuto mia nonna,ma penso alle mani di mia madre, anche se se ne è andata troppo giovane.
RispondiEliminaIl tuo blog mi piace molto...ma l'istinto me lo diceva già prima!
x Nicole
RispondiEliminaGrazie 1000 :). Ciao
x Toxicpain
Si, le mani sono lo specchio del nostro fare, è inevitabile che raccontino di noi, nel bene e nel male, come per tuo nonno. Ciao, e grazie per i titoli delle canozni che mi hai passato, belle :)
x Zelda
Grazie, è un po che rimurginavo questi pensieri :).
Ti capisco, un po la reazione che ho avuto quando ho visto il tuo blog, già a pelle mi piaceva, poi leggendo ho avuto la conferma. Grazie, ciao ;)
Mi ricordo quando facevo il lava piatti ... dormivo con i pugni chiusi in modo che la mattina dopo potessi muovere le dita senza che la pelle irrigidita si spaccasse.
RispondiEliminaCiao, è la prima volta che capito sul tuo blog, e come prima volta devo dire che hai fatto un post bellissimo, mi hai fatto pensare alle mani dei miei nonni, mio nonno purtroppo non c'è più, e mi ha lasciato un vuoto immenso, la sua mancanza non la riesco proprio a somatizzare, e aveva le mani grosse, ma delicate, mani che hanno conosciuto il lavoro fin da bambino, e segnate dal mare, gli piaceva infinitamente, andava in barca a vela, perchè solo così senti il mare, e vi entri in sintonia..e mi hai fatto pensare alle mani di mia nonna, lei sempre viva col corpo ma non con la mente, l'Alzehimer la sta consumando..ha mani che parlano dei suoi 72 anni passati con l'ago in e le forbici in mano a cucire vestiti..era una sarta, ha iniziato a cucire a 8 anni e ha smesso a 80 quando il morbo non le ha dato più tregua...
RispondiEliminaLe mani raccontano le storie, sono album di ricordi...i migliori della vita.
Grazie per questi bei pensieri!
Un abbraccio, Debora.
x sytry82
RispondiEliminaIngegnoso!!! stagione?
ciao :)
x Debora
Ciao Debora, son contento tu sia venuta a trovarmi, leggo sempre bei commenti tuoi su blog che seguiamo tutti e due, e devo dire che anche qua non ti sei smentita. E' un po che pensavo di venir a vedere il tuo blog, se non l'ho fatto e solo perchè il tempo è sempre poco, ma mò arrivo :)
Per tuo nonno ti capisco, con il mio vivo sensazioni simili, per me era un secondo padre in pratica.
Mani come album dei ricordi... bello!
A presto, ciao :)
Passo per un saluto e per confermarti che amo tantissimo il tuo stesso gruppo musicale.
RispondiEliminaP.S.
Sei avaro però...scrivi più spesso...lo fai molto bene:)
Chi se lo ricorda ... avrò avuto 16 anni, parliamo di dieci anni fa. Comunque, garantisco che funziona. :D
RispondiEliminax Nicole
RispondiEliminaGrandissima :) io non vedo l'ora tornino a fare un concerto in Italia che qualche anno fa me li sono persi.
Grazie 1000, :) cercherò, e che mi devi distrigare tra idee che si incrociano, e a volte si confondono, e il tempo, che non sempre ne ho quanto vorrei.ciao
x sytry82
buono a sapersi, son quelle cose che servono sempre nella vita :). Ciao