Il tempo mi passa addosso, tanto che questa settimana che dovrebbe sapere di stare a casa in un fine settimana lungo, ma non si sa ancora quanto, mi sembra come le altre, e tende a passare quasi veloce tra tutto il mio da fare. Una parte di me è decisamente serena e tranquilla, che si gode le cose (macchina nuova compresa :-)) e alcune piccole soddisfazioni. L'altra è tesa e, per motivi che non sempre riesco ben a identificare, un po' preoccupata. In questo senso non giocano a mio favore alcune cose che succedono e che tengo per me senza protestare con le fonti dei miei dissensi. Poi tutto passa, e fin'ora il sopportare alcune "sciocchezze" mi ha fatto vivere decisamente meglio con tutti, anche se penso che a volte sarebbe molto di sfogo riversare certi pensieri su chi li ha generati.
Le mie giornate di vita si interrompono quando timbro il cartellino per entrare a lavorare e poi riprendono quando esco. Che poi si interrompono solo per quello che io considero la mia vita, la parte più importante, perchè in questo periodo sembra che il lavoro non finisca mai per me e i miei colleghi (capo a parte che dire che non fa un cazzo di nulla è un favore), il che va molto in contrasto con i ritmi della produzione che non sono ancora incoraggianti. Nonostante ciò anche al lavoro con alcuni colleghi, anche di uffici diversi, stiamo creando delle belle situazioni, che aiutano decisamente a stare bene.
Tra le "cose" importanti per me difatti ci sono le persone che, in un modo o nell'altro, mi sono vicine, che intenzionalmente o no, tirano semrpe fuori qualcosa di buono per farmi sentire bene, anche se di solito, almeno in questo periodo, piuttosto bene sto già di mio.
Perfino un racconto doloroso di una mia amica, che qualche settimana fa mi ha voluto raccontare dell'aborto che ha avuto anni fa, mi ha fatto sentire bene perchè ho sentito tutta la fiducia e l'affetto che uno si merita per ascoltare una storia così. Certi racconti sono una gran ricchezza, possono far capire molte cose, fanno vedere molte emozioni, a volte discordanti, mostrano momenti di solitudine, spesso troppa, e mostrano che noi uomini a volte siamo propio deficenti e a volte, senza nessuna cattiveria, non ci arriviamo propio.
Ho pensato molto alle discussioni che si possono avere tra persone, che riguardano le persone, e mi convinco sempre di più che bisogna dire le cose stando più calmi possibile e senza pretendere una reazione immediata. In fin dei conti quando si parla di se si entra in un argomento delicato, e mentre se si viene criticati quando si fa qualcosa di sbagliato è facile non prendersela perchè quello che viene criticata è un'azione esterna a noi, essere o avere un pezzettino di noi stessi con delle lacune da sempre fastidio anche se sappiamo che è così, anche se stiamo già lavorando con noi stessi per migliorarci. Ci vuole un po' di tempo, a volte anche molto poco, per interiorizare una critica e farla diventare un consiglio.
Infine c'è un discorso di unicità di ognuno di noi. A me piace sentirmi unico per certe caratteristiche, e soprattutto essere unico per alcune persone, sotto le più svariate forme. Sono conscio che le cose per cui ognuno di noi è veramente unico non sono poi molte, e vengono più da quello che si è e che si crea come rapporti che da quello che viene dato. Però anche sapere che un dono o un pensiero apparrtiene a me e basta è sufficente a dare quell'alone di benessere, che ti fa sentire importante. A volte capita che qualcuna di queste cose per cui credevi di essere unico, scopri non era destinata solo a te e basta. All'inizio ci si rimane un po male, ma in effetti a pensarci bene certi pensieri, sono più costruiti da noi, magari a fronte di un nostro desiderio, che effettivamente dichiarati.
Ps: la frase tra parentesi nel titolo l'ho presa da un doppiaggio in friulano, divertentissimo, di una puntata di star trek, secondo me è geniale e tradotta sarebbe: "sparare a caso ma con giudizio"
Mi piacciono questi pensieri sparsi, li fai dilatare tra le righe, mi sembra di poterli quasi toccare. Io sono fin troppo istintiva, il giusto sarebbe nel mezzo... ;) Un abbraccio
RispondiEliminax Maraptica
RispondiEliminaGrazie :) si probabilmente la via giusta, sempre ne esista una, sa mediare di più tra riflessione e istintività, o se non altro sa quando e come tirare fuori le due cose.
Ciao
Ti comprendo....alla lettera.
RispondiEliminaSai...che sono come te in questo....mille domande, altrettanti pensieri...
E' introspezione...ed è indispensabile per essere unici e toccarsi dentro, sino ad ascoltarsi, a capirsi....solo così, poi, ci si può concedere agli altri ed all'attenzione del prossimo....
Io credo che tu sei unico e speciale...e più ti leggo/ascolto...più, mi meraviglio....
ma no...perchè non potresti essere come sei...
Piuttosto, perchè, non si trovano persone così profonde, che dialogano con sè stessi, sino al punto di raccontarli tali dialoghi...E poi....(scusa la barriera mentale che posseggo) sei un uomo...e questo fa di te un essere unico due volte....(mai conosciuto un uomo da ascoltare, perchè sa ascoltare e sviscerare...)
Quindi...ancora una volta....un inchino ed un applauso per tutto ciò che sei....
Forse sono uscita fuori post....
Ma questo è tutto quello che ho avvertito e pensato, leggendoti.
PS: in risposta al tuo messaggio...
RispondiEliminaTu puoi prendere tutto quello che vuoi, non è rubare! Ma condividere!
Un bacione enorme!
Bè, l'unicità nostra sta in noi e, credo, sia più difficile entrare in sintonia con noi stessi, che capire o comprendere qualcun altro. Così esistono quei momenti strani che ti passano addosso, come dici tu, che non puoi fare a meno di vivere ma che a volte "rosicchiano" il tempo tanto che ti pare di aver trascorso un'altra inutile e vuota giornata... ed allora che diventa importante vivere le piccole cose, cercare la serenità anziché la noia ed assaporare le parole e le sensazioni che le altra persone possono darci, senza pesarle e senza renderle troppo leggere, ma dando loro la consistenza più vicina all'intenzione con cui ci sono state date. Ho conosciuto una persona, sul web, che stava vivendo un momento difficile e abbiamo parlato. Poi il momento è passato e lei mi ha detto che è stato anche per le mie parole che è riuscita ad affrontarlo nel modo giusto per lei. Ecco, ci sono parole che possono inflenzarci, nel bene e nel male, che possono aiutarci o ferirci, ma quelle che preferisco sono quelle che ti/ci fanno pensare.. pensieri vari, sani, istintivamente ponderati, da fare.
RispondiEliminax Dark
RispondiEliminaCavolo. :) mi hai scritto un sacco di belle cose, alcune sono (meravigliosamente) in contrasto con quello che mi è successo ieri. Mi son capitate delle coincidenze con me stesso che potrebbero avere dell'imbarazzante.
Grazie anche per le tre righe del tuo post-poesia che ti prendo in prestito :) la parola condividere ha sempre un sapore speciale secondo me.
Un abbraccio
x Daniela
Quanto hai ragione, le parole che fanno pensare sono probabilmente quelle che meglio han compiuto il loro dovere.
Ciao :)
è bello leggere la sequenza dei tuoi pensieri, rispecchiano l'immagine di te.Sincero, pieno di vita.
RispondiEliminaUn abbraccio
Pensieri random a ruota libera. A briglia sciolta con se stessi. Bello.
RispondiEliminax Zelda
RispondiEliminaGrazie Zelda :) ciaoo
x Daniele
Eh si, mi giravano in testa, dovevo dare sfogo :). ciao
I pensieri "a sparacazzo" sono flussi di coscienza: cioè noi in libertà, per quello che siamo veramente.
RispondiEliminaBuona giornata, Ormo.